violino Vladislav Pesin cd Fancy Music 063
Dopo Maps of Non-existent Cities. Paris (FancyMusic 058) per fisarmonica (Sergey Tchirkov) e clarinetto contrabbasso (Theo Nabicht), Dmitri Kourliandski prosegue la sua esplorazione di una topografia sonora interiore, di una vera e propria “psicogeografia”, con Maps of Non-existent Cities. Saint-Petersburg, parte di un ciclo per varie destinazioni strumentali: “tutti noi abbiamo la nostra relazione unica con il mondo esterno. In un certo senso la creiamo o la costruiamo in relazione con le nostre personali aspettative e preferenze. Ho sempre pensato che il processo della percezione sia simile allo scrutare nel buio – quando gli occhi si abituano al buio, appaiono le forme degli oggetti nello spazio. E non sai mai se questi oggetti siano reali o immaginari”. Il compositore, nato a Mosca nel 1976, vincitore del premio Gaudeamus nel 2003, fautore di una musica “oggettiva”, senza sviluppi, concepita quasi come un fenomeno visivo, fatta di forme elementari, di «suoni abnormi» che nascono dal rifiuto del parametro altezza e da un uso anticonvenzionale degli strumenti, ha creato qui una partitura grafica fatta solo di indicazioni di tempo e di strutture combinatorie per le quattro corde del violino (dell’ottimo Vladislav Pesin), e per le diverse modalità di attacco dei suoni. Il risultato è un pezzo di grande seduzione, fatto quasi di niente: di piccoli rumori reiterati, di suoni instabili, fragili o crepitanti, al limite delle possibilità fisiche del violino, di corde grattate, di effetti ritmici di balzato, di scricchiolii ottenuti passando i crini dell’archetto vicino al microfono.
Gianluigi Mattietti