ensemble Magnificat cd Linn 660
L’oceanica produzione di Orlando di Lasso (1532-1594) ammette numerosi itinerari di perlustrazione, fra i quali adesso spicca l’intelligente scelta di Philip Cave che con l’ensemble Magnifica avvia il difficilissimo progetto di registrare i Magnificat composti rielaborando brani altrui (prassi corrente durante tutto il Cinquecento, indice di sapienza compositiva ed esempio sommo di “conversazione” a distanza tra musicisti). Nei primi due dischi sono contenuti i Magnificat scritti su precedenti profani, cioè su madrigali che Lasso – musico studioso e cosmopolita – conosceva grazie alla frequentazione di fonti a stampa, da quelle della prima generazione di madrigalisti (come Philippe Verdelot), a quelle dei maestri più giovani di lui (come Alessandro Striggio sr.). Molto intenso il rapporto di ammirazione e sfida palesato dai quattro madrigali di Cipriano de Rore, suo corregionale di quindici anni più anziano e, almeno stando a quel che dicono le note musicali, anche suo “maestro”, dal quale trarre spunti espressivi da trasportare da una dimensione ludica e intellettualistica verso una rivolta alla pietà e all’estasi: ne è un esempio l’ascolto del madrigale Ancor che col partire (di Rore) affiancato al Magnificat (di Lasso) composto ricamando sulle medesime polifonie. Essendo l’attenzione rivolta più a Lasso che ai suoi modelli profani, anche la vocalità è più a suo agio nella compostezza (pur tumultuosa) del latino che nel nervosismo erotico dell’italiano.
Carlo Fiore