Ensemble Correspondances direttore Sébastien Daucé 2cd Harmonia Mundi 95222.24 prezzo 20,80
Ricostruire in un programma selettivo una parte del Ballet Royal de la Nuit significa ripresentare la “tetralogia” (lo spettacolo era in quattro grandi parti) che, all’epoca del giovane Luigi XIV – la prima fu il 23 febbraio 1653 – gli fece guadagnare l’appellativo di “Re Sole” e soprattutto ebbe conseguenze incalcolabili sulla vita musicale internazionale di lì ai successivi cinquant’anni. In questo fondamentale ballet de cour, messa in scena composita con musica, danza, canto, coro, scene, pantomima, danzato in prima persone dal giovane re in abiti solari con la lira d’Orfeo come metafora del giglio reale, si definirono infatti sonorità, ritmi e stilemi che vennero poi rapidamente recepiti dalla musica inglese e tedesca oltre che, generalmente, legata a tutte le corti che avrebbero assunto il Louvre e poi Versailles a modello di riferimento. Non è ancora il momento del monopolista Lully, e l’artefatto raccoglie versi e musica di un folto plotone di artisti internazionali, come i musicisti Cambefort, Boesset, Constantin, Lambert, Cavalli e Rossi, tenuti assieme dal libretto di Isaac de Benserade. All’esecuzione essenziale ed elegante diretta da Sébastien Daucé, che si concentra sul già ridondante testo musical-multimediale senza indulgere in effettismi, fa il paio un libro ampiamente documentato, completo di testi poetici e ricco di ampia e pertinente iconografia che, nei limiti del possibile, fa perdonare la mancanza del video (per il quale immaginiamo costi di produzione a dir poco proibitivi).
Carlo Fiore