mezzosoprano Magdalena Kozena
direttore Pierre Pitzl
orchestra Private Musicke
cd Dg 4778764
Se la citazione riportata in copertina è esatta, il Times avrebbe definito questa voce “mesmerising”. Si vede, manco male, che all’ipnotismo sono refrattario. Trovo il timbro della moglie di Simon Rattle gelidamente gradevole e nulla più; il volume, quello d’una zanzara; la propensione ai colori, quello d’un disegnatore di tavole in bianco e nero; unica arma a disposizione, pertanto, il gioco dinamico: che è scolastico, meccanico, tutto un tira e molla risaputo e prevedibile. I brani, poi, che spaziano nel barocco italiano meno sconosciuto (da Sigismondo D’India a Barbara Strozzi, da Giulio Caccini a Tarquinio Merula, con diversi altri che approdano al disco per la prima volta), avrebbero bisogno di un’articolazione italiana non dico all’Antonacci o alla Bartoli, ché oggi sarebbe dura se non impossibile per chiunque, ma certamente ben diversa dalla gnagnera invertebrata, tutta naso e palato, di questa modestissima cantatrice.