Pianoforte Roberto Prosseda cd Decca 4764545
Anche per Prosseda lo scadenzario listiano, dopo quello mendelssohniano, schumanniano, chopiniano, ha funzionato puntualmente con questo contributo che arricchisce il profilo del nostro eccellente interprete, guidato oltre che da un consapevole rapporto con la tastiera da una visione musicale sempre molto avvertita che trova pieno riscontro nella proposta del capitolo italiano delle Années de Pèlerinage. Si apprezza infatti l’ampiezza di respiro con cui rievoca i singoli luoghi, la luminosità del tocco, quella spaziatura nell’eloquio che ricorda l’insegnamento di Neuhaus quando diceva che nella Sonata in si minore la cosa più importante sono i silenzi. Passo narrativo giusto, dunque, che trova proseguimento nelle due Leggende e poetico suggello nella tarda Ave Maria fiorita dalle cinque note evocatrici delle “campane di Roma”
Gian Paolo Minardi