pianoforte Roberto Piana
cd Editoriale documenta
Simpaticamente Roberto Piana ha voluto ricalcare per l’occasione listiana la felice sortita di quel “Chopin circle” in cui ricostruiva l’ambiente sociale e amicale che contornava la vita del musicista polacco; naturalmente ben più ristretto e sorvegliato di quello che ha accompagnato la complessa avventura esistenziale e musicale dell’ungherese, per la lunghezza della vita, la vastità intrecciata degli interessi, la stessa forza delle contraddizioni; basterebbe la lista sterminata degli allievi, o pretesi allievi. In ogni modo il quadro composto da Piana, in un’ampia, disinvolta intervista quindi nella campionatura musicale combinata con gusto e fresca musicalità, risulta non poco interessante, proprio nell’intersecarsi di figure che in vario modo sono entrate nell’orbita lisztiana prolungandone le suggestioni, da Henselt a Alkan, Schumann e Chopin naturalmente, Wagner e von Bülow, D’Albert e Ansorge, il nostro Sgambati e quel curioso personaggio che è stata Sophie Menter, “la prima pianista del suo tempo – diceva Liszt – la sola cui ho potuto insegnare ciò che non s’insegna”.
Gian Paolo Minardi