Liszt – Hungarian Rhapsodies

pianoforte  Vanessa Benelli Mosell
cd Brilliant Classics 94357

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Un programma lisztiano piuttosto erratico, nella stesso modo di accostare pagine ultranote ad altre più rare, come il Galop Russe da Bulhakov, virato soprattutto su un tipo di virtuosismo di velocità e di eleganza piuttosto che di forza, tratti che la giovane interprete possiede e gestisce con evidente naturalezza. Il suo discorrere sulla tastiera è infatti piacevolmente duttile, libero da sovraccarichi e da compiacimenti, segno di una musicalità che ha trovato già in giovanissima età occasioni per manifestarsi, ancor prima  di arricchire la propria esperienza con confronti didattici significativi, dall’Accademia di Imola con Franco Scala, quindi al Conservatorio di Mosca e al londinese Royal College of Music. Un altro segnale piuttosto singolare dell’ampiezza di visuale entro cui si muove la Benelli Mosell è offerto dall’incontro avuto nel 2006 con Stockhausen di cui registrò per Radio3 a corredo di un documentario curato da Mario Bortolotto i primi quattro Klavierstücke, con l’entusiastico consenso del compositore che la invitò a studiare con lui in Germania, avendo compreso con quale intelligenza musicale la giovane aveva saputo penetrare entro la labirintica rete di quelle pagine regolate da una “serialità” estrema nel suo radicalismo, impresa resa ancor più ardua per ogni interprete dalla prescrizione del compositore di eseguire ognuno dei quattro brani – come talora faceva Schumann -“il più presto possibile”, che la nostra interprete mostra di affrontare con naturale dedizione.
Gian Paolo Minardi

 

 

 

 


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306 Novembre 2024
Classic Voice