violino Mauro Tortorelli
pianoforte Costantino Catena
2 cd Camerata CMCD 20109-10
Dei quindici lavori inclusi in questa pregevole integrale pochi furono concepiti originariamente ed esclusivamente per violino e pianoforte, e sono autentiche rarità. Ci sono due valzer scritti a Vienna a 14 anni e il giovanile Duo “su temi polacchi” (degli anni 1832-35), pubblicato postumo solo nel 1964, che in 4 tempi rende omaggio a Chopin basandosi su un tema della Mazurka op. 6 n. 2, più o meno liberamente trasformato. Il Grand Duo Concertant su una romanza di Ch. Ph. Lafont (1835) impegna virtuosisticamente i due strumenti; ma piace soprattutto nella vasta introduzione. Infine l’Epitalamio scritto nel 1872 per le nozze del violinista ungherese Eduard Reményi è una delle scoperte più suggestive consentite da questa intelligente proposta, che è anche (e forse soprattutto) molto attraente nelle trascrizioni-riscritture (ad esempio di due pagine della Messa ungherese dell’incoronazione, o di Lieder), nelle parafrasi, rielaborazioni o versioni alternative, tutti documenti di un rovello di ricerca, di una inquietudine affascinante. Pagine come le due Elegie, La Notte, Romance oubliée, La lugubre gondola (da confrontare con le altre che portano lo stesso titolo) non possono essere considerate marginali per la conoscenza di Liszt. E sono eseguite con amorosa cura. C’è anche la Rapsodia Ungherese n. 12 nella brillante trascrizione di Joachim.
di Paolo Petazzi
