pianoforte Lise de la Salle
cd Naïve V5297
Contributo senz’altro pregevole questa antologia riunita dalla giovanissima pianista francese, le cui doti strumentali si possono ben riconoscere dalla determinazione con cui affronta una pagina di grande impegno come Après une lecture de Dante o Mazeppa, dove i pregi della giovinezza si colgono appunto nel controllo muscolare e digitale. Significativamente i limiti si possono percepire nel senso di distacco con cui l’interprete si pone di fronte alla pagina, sensazione più avvertibile nelle trascrizioni , dove la prospettiva si allunga: Liszt, pur sempre rispettoso, si sovrappone allo Schumann di Widmung offrendo una doppia chiave di lettura, e così con lo Schubert di Ständchen e ancor più con il Wagner di Isoldes Liebestod dove i confini sembrano avvicinarsi e tuttavia divergono sottilmente.
di Gian Paolo Minardi