Locatelli – Concerti grossi op. 1

Locatelli - Concerti grossi op. 1

[ensemble] La Follia Barocca
[violino] Enrico Casazza
[violoncello] Marcello Scandelli
[cd] Velut Luna 169

Pietro Antonio Locatelli (1695-1764), compositore bergamasco, intellettuale, violinista, editore, didatta e commerciante a lungo vissuto ad Amsterdam, fu l’inventore del virtuosismo violinistico moderno e di tecniche senza le quali il successivo “fenomeno Paganini” non sarebbe stato come lo conosciamo. Di recente pubblicazione è un’ampia monografia su Locatelli scritta da Fulvia Morabito (allieva di Albert Dunning, che del bergamasco fu quasi lo “scopritore”), alla quale fa seguito questo primo volume dei “Concerti grossi”, utile novità in una discografia non particolarmente vasta. Ogni vota che ascoltiamo Locatelli, quella “bravura” alla quale lo si associa nelle descrizioni scolastiche non è che il più evidente, benché esteriore, dei tratti distintivi: colpiscono invece la qualità dell’invenzione e la consistenza della scrittura, che ne fanno un autore di statura tutt’altro che epigonica nel vasto panorama tardo-barocco italiano, epoca e contesto nei quali sembrerebbe esistere solo Vivaldi. Una valutazione storica di Locatelli – cui si potrà giungere più rapidamente con un suo auspicabile e capillare ingresso in repertorio – comporta l’abbandono di scontati parametri come “non è più Corelli” o “non è ancora Paganini”, apprezzando invece, come accade nei “Concerti grossi op. 1” del 1721, la densità timbrica e l’incedere apollineo delle prime parti unici nel genere e nell’epoca. La lettura sontuosa e chiara diretta dal violino solista di Enrico Casazza, è tesa a rivelare la profondità e lo spessore di questa musica. Un’ottima presa del suono aiuta i numerosi contrasti dinamici e il contrappunto di queste partiture a non venire fagocitati dai frequenti appiattimenti dell’audio digitale.

Carlo Fiore


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306 Novembre 2024
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