interpreti L. Zazzo, S. Bevan, A. Kennedy, K. Ek, C. Ainslie
direttore Ian Page
orchestra Orchestra of Classical Opera
cd Classical Opera LINN
La prima opera di un Mozart undicenne: e già meritevole d’ascolto. L’iniziale curiosità di ascoltare un lavoro teatrale in lingua latina (e sia pure un latino che mi fa di continuo sovvenire i remoti giorni liceali, allorché un professore sfortunatamente grande latinista usava bollare certe disinvolte traduzioni ponendovi a mo’ d’epigrafe “latinus grossus qui facit tremare pilastros”) diventa in breve interesse per la freschezza di un eloquio nient’affatto paludato ma invece arioso, con melodie accattivanti che quasi mai sanno di maniera accademica e sospirano già con la malinconia luminosa e intrisa d’ambigua sensualità che Mozart spargerà a piene mani con ben altra complessità in seguito, ma pur sempre con la stessa fisionomia di base. La registrazione inaugura un ciclo operistico mozartiano che nelle intenzioni s’annuncia completo: ottima orchestra di strumenti d’epoca, grande vivacità espressiva, canto variabile che, accanto alla vetta costituita dallo strepitoso controtenore Lawrence Zazzo (l’aria di Apollo “Iam pastor Apollo” è un’autentica gemma vocale), schiera il bravo tenore Andrew Kennedy, la bravina Sophie Bevan e l’appena sufficiente Klara Ek, alle prese purtroppo con l’aria più bella ma anche più virtuosistica, quella di Melia, i cui fuochi d’artificio sono alquanto umidicci.
Elvio Giudici