Mozart Quartetto con pianoforte K 478 Fauré Quartetto con pianoforte op. 15 Dvorák Quartetto con pianoforte op. 81 quartetto Emerson pianoforte Evgeny Kissin 2 cd Dg 483657
Al ricco elenco di collaborazioni solistiche che il Quartetto Emerson vanta, nella sua ormai “storica” esperienza, da Rostropovic a Pressler, si aggiunge ora quella di Kissin, felice a giudicare da questo disco che suggella la lunga tournée compiuta nel 2018 attraverso l’Europa, conclusasi a Chicago, Boston e New York dove è avvenuta la registrazione dal vivo. Non vastissima l’esperienza cameristica di Kissin prima di questo incontro; qualche sortita soprattutto al Festival di Verbier nel clima disinvolto di scambi e di sorprese. Ora il gioco sembra farsi più completo proprio nello spirito cameristico, nel modo con cui Kissin sembra integrare il suo pianismo tornito entro la linea visuale concepita dall’Emerson, quella di una chiarezza d’eloquio di segno sostenuto, così che il pianoforte appare una delle voci e non la sottolineatura compiaciuta del solista. La si coglie subito in Mozart questa partecipazione, nel modo di colloquiare con gli archi e ancor più nel Quartetto di Fauré la cui scrittura pretende una omogeneità di tessuto che affiora sensibilmente dall’esecuzione. Più spiccato il gioco pianistico in Dvoràk – com’era con Richter e il Borodin – dove Kissin emerge con quella fragranza che ritroviamo pure nello Scherzo del Quintetto di Sostakovic offerto come encore nella trionfale serata newyorkese.
Gian Paolo Minardi
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