Concentus Musicus Wien direttore Nikolaus Harnoncourt 2 cd Sony 88843026352 prezzo € 22
Ascoltare dal vivo (in sala da concerto oppure in teatro), ma anche in disco, il Concentus Musicus Wien è un’esperienza che andrebbe raccomandata in senso terapeutico, dato l’effetto di autentica catarsi prodotto da musicisti tanto concordi e concentrati nell’atto interpretativo e ri-creativo; voltandosi poi dalle file al podio, la figura di Harnoncourt giganteggia al di sopra dell’uomo comune (figuriamoci del comunissimo umanoide contemporaneo): tale connubio, associato al sinfonismo mozartiano “rischia” di dare le vertigini. La proposta interpretativa parte da una congettura: Mozart avrebbe scritto le sinfonie K 543, 550 e 541 (le sue tre ultime) come una sorta di “oratorio strumentale”, date le parentele tra i temi, la concentrazione e la consequenzialità di alcune anomalie formali. L’ascolto, lievemente increspato, in alcuni punti, da una presa del suono talora aggressiva, va subito nella direzione desiderata: quella di tendere al discorso narrativo di cui ciascuna sinfonia sia capitolo, ciascun tema personaggio, ciascuna frase “discorso diretto” (il saggio-intervista del booklet si chiama a sua volta, “La musica è una lingua”, evidente parafrasi del libro più noto del direttore austriaco, “Il discorso musicale”). Ma la trama di questo “oratorio” qual è? Forse un’autobiografia mozartiana con echi del se stesso strumentista e operista, forse (avrebbero detto un tempo) la premonizione di un futuro prossimo (irresistibile la tentazione di sentire la Quinta di Beethoven “dentro” la K 550). Ozioso ascoltare questo disco in relazione ad alternative in commercio: si abbia quindi l’umiltà di seguirne il percorso confidando nel carisma di Harnoncourt e dei suoi sessant’anni di frequentazione di questo repertorio e dei suoi strumenti.
Carlo Fiore