clarinetto e direzione Andreas Ottensamer orchestra Kammerakademie Potsdam cd Decca 481 4711 prezzo 18,60
Una visione storicamente molto elastica della cosiddetta “scuola di Mannheim” (forse meglio: di Mannheim-Monaco-Vienna con annessi milanesi) quella che ci propone il presente cd. Da Stamitz padre e figlio sino a Danzi passando per arrangiamenti strumentali, vuoi d’epoca vuoi cucinati ad hoc, di un’aria e due duetti del Mozart operista: Mitridate e Don Giovanni. Un armonico minestrone a beneficio del fenomenale clarinettista Andreas Ottensamer, qui al suo debutto su Decca Classics con un contratto d’esclusiva che non ha precedenti per il suo strumento. Lo fiancheggiano due illustri colleghi, come lui prime parti dei Berliner Philharmoniker, ovviamente con strumenti moderni: Emmanuel Pahud al flauto e Albrecht Mayer al corno inglese, mentre Ottensamer si alterna al clarinetto in versione standard e di bassetto nonché al corno di bassetto, parente nobile dei precedenti. Come se non bastasse, lui stesso dirige la brillante Kammerakademie Potsdam con strumenti antichi: un autentico tour de force. Discutibile sul piano dell’autenticità, la miscela si rivela esplosiva per ricchezza e varietà di colori, sovrano controllo dell’articolazione, fraseggio eloquente, intonazione precisa al capello; per non parlare di cadenze lussureggianti da far invidia a una primadonna. Che dire? Una tanto compiuta musicalità individuale e collettiva potrebbe rendere accettabili – in via eccezionale, s’intende – compromessi anche più audaci ai danni della Historically Informed Performance (Hip per gli amici). Unico rimpianto: se avessero sacrificato un paio di chicche per far posto al sublime Adagio di K 622…
Carlo Vitali
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