Recensioni CD


Poulenc – Mélodies

“La messa in musica d’un testo poetico dovrebbe sempre essere un atto d’amore, mai un matrimonio di convenienza: le voci del cuore e dell’istinto sono sempre più affidabili dell’intelligenza”: scrisse 146 mélodies, Poulenc, e questo suo ...

Rossini – Il turco in Italia

Se uno spettacolo è sovraccarico di caccole niente spiritose, i suoi interpreti non possono non risentirne: figuriamoci poi con quella che del catalogo comico rossiniano è senz’altro la commedia più moderna tanto dal punto di vista dell’impiant...

Mendelssohn – Elias

Dopo aver inciso un ottimo Paulus, Bernius e i suoi complessi strumentali e corali replicano col capolavoro forse maggiore di Mendelssohn: identica la capacità di realizzare un perfetto equilibrio tra estetica barocca in via di conclusione cui s’in...

Schubert – Rasmussen – Sakontala

Iniziata nel 1820, l’opera basata sul poema del sanscrito Kalidasa (lo stesso che ispirò cent’anni dopo Franco Alfano), che Johann Nepomuk Neumann volse a libretto in tre atti, Schubert la concepì su larga scala, con agganci alla tradizione del ...

Bel Canto Spectacular

Si portano ancora più vasi in una Samo ormai intasata, a parlare della sbalorditiva padronanza tecnica di Florez. Il quale sembra adesso impegnato ad attraversare il guado che dalla sponda rossiniana dove regna incontrastato (il duetto del Viaggio a ...

Händel – Aci, Galatea e Polifemo

Il primo accostamento di Händel, in italiano perché scritto a Napoli nel 1708, alla storia narrata da Ovidio è uno dei suoi capolavori giovanili: come del suo periodo di mezzo l’Acis and Galatea, in inglese e del tutto differente. Più impegnativ...

Alagna – Le dernier jour d’un condamné

“Vo’ fare ammenda”, come Otello: dopo aver pensato tutto il male possibile del patchwork musicale cucito da Lorin Maazel sul suo 1984, mi pare attinga siderali altezze musicali adesso che ho ascoltato questo pastone: frutto letterario della Sant...

Mascagni – Amica

Opera di sesquipedale bruttezza, scritta da un Mascagni ormai privo del dono melodico e che tenta di rimpiazzarlo con una brodaglia infarcita di frattaglie le più putrefatte del wagnerismo più ovvio, quello d’un cromatismo impiegato (ma “fu vana...

Donizetti – Imelda de' Lambertazzi

Gran schifezza d'opera (sorta di Giulietta e Romeo dei poveri, con Romeo baritono ucciso dal tenore che, ferito a morte, pugnala a morte la sorella Giulietta) la cui esecuzione, variabile dal modesto al pessimo, non consente neppure quell'epidermica s...