controtenore Max Emanuel Cencic direttore George Petrou orchestra Armonia Atenea cd Decca 4833235 prezzo 18,60
A specchio dei cd di Franco Fagioli (magnifico sotto ogni aspetto) e di Philippe Jaroussky (di esangue inadeguatezza) anch’essi dedicati a Porpora, questo recital – con non meno di sette arie ancora inedite, e lungo l’arco temporale 1726-1747 – apporta nuova linfa alla riscoperta del grande “fabbricator di voci” che nelle sue quarantacinque opere fu il musicista napoletano di cui ricorre il duecentocinquantesimo dalla morte. Cencic è il supremo virtuoso di sempre. Trilli rapidi e rapidissimi sciorinati a sazietà e tutti strepitosi; vertiginosi passaggi di sbalzo; coloratura sgranata con musicalità impeccabile; lunghi legati nei brani a sfondo elegiaco, sempre morbidi e omogenei: non c’è brano che non esalti le eccezionali doti tecniche di questo supremo virtuoso. In più, però, come sempre Cencic convince soprattutto come interprete. Grazie a una diabolica capacità di variare dinamica e spessore della linea vocale, il ventaglio accentale dispiega infatti una profusione di colori ora accesi ora sfumati ma comunque sottoposti invariabilmente al vaglio d’un gusto e senso della misura (pur sempre una misura barocca, beninteso, per sua natura smisurata) che a ogni brano – e son tutti brani bellissimi – conferisce fisionomia affatto particolare nonostante l’apparente uniformità d’una scrittura che nel marcato virtuosismo trova la sua ragion d’essere.
Elvio Giudici
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