[mezzosoprano] Iris Oja
[pianista] Roger Vignoles
[cd] Harmonia Mundi 907449
Il timbro non è di quelli che s’impongano al primo ascolto ma il canto tutto raccolto, morbido in virtù dell’ottima, controllatissima emissione, lo rende subito interessante. L’accento fa il resto, di pari passo alla musicalità eccellente (un sollievo, in giorni nei quali l’intonazione più scade a optional tra i meno richiesti, sentire simile precisione strumentale), alla fantasia, al gusto sempre vigile e sorvegliato ma capace d’indagine espressiva oltremodo penetrante. Le Canzoni spagnole op.100 di Sostakovic sono delle rarità discografiche, piccole ma brillanti gemme del suo repertorio da camera, dove restò confinato l’immenso talento teatrale d’un compositore che l’opposizione staliniana alla Lady Macbeth tenne per sempre lontano dal palcoscenico: col determinante ausilio del pianoforte di Vignoles, la Oja li tira a lucido, e nell’incantevole melodiosità sentimentale (dando al termine il significato più alto) dell’op.100 plasma una squisito capolavoro. L’esacerbata passionalità dei canti di Rachmaninov trovano la Oja un filo più prudente (così come i meandri armonici della splendida ‘Nella mia anima’, che chiaramente pagano pegno all’esotismo di moda, costringono Vignoles a giocare di rimessa), ma sempre nel quadro d’una totale partecipazione espressiva, che l’ottima tecnica vocale consente e ispira.
Elvio Giudici