ensemble À Deux Violes Esgales
soprano Monique Zanetti
baritono Stephan MacLeod
cd Alpha 176
Fondamentale capitolo nella storia della ricezione di Jean-Philippe Rameau fuori dalla Francia, le trascrizioni di Ludwig Christian Hesse (1716-1772) sono tramandate in un manoscritto berlinese scoperto pochi anni fa da Johathan Dunford, violista da gamba che insieme a Sylvia Abramowiz forma il nucleo centrale dell’ensemble À Deux Violes Esgales, evidentemente votato all’esecuzione del repertorio gambistico della prima metà del Settecento, praticato dai virtuosi apicali di questo strumento, da Sainte-Colombe a Marais a Forquerai. Hesse, violista virtuoso anch’egli, ebbe la felice idea di esportare alcuni dei “successi” operistici di Rameau laddove (in Germania) le circostanze della vita musicale non ne rendevano possibile la messa in scena, approntando versioni “ridotte” (ma non riduttive), di titoli come L’Enlèvement d’Adonis, Anacréon, La Lyre Enchantée, Sibaris. Il duo Dunford-Abramowicz esegue queste “parafrasi” con estrema ricchezza timbrica e proprietà di linguaggio, comprovata, di tanto in tanto, dall’inserimento di brani vocali affidati alle voci, ideali per questo repertorio, di Monique Zanetti e Stephan MacLeod. Per questi due cantanti la sintesi non si addice, giacché la grana della loro voce è di grandissimo pregio e ne fa invocare i nomi assai più spesso, a cominciare dai palcoscenici italiani sui quali ben poco si sono esibiti.
di carlo fiore