soprano Renée Fleming
direttore Alan Gilbert/Seiji Ozawa
orchestra Philharmonique de Radio France
cd Decca 4783500
A fronte del recital precedente, col suo passo scattante e di totale comunicativa – ti par di vedere blue-jeans e maglietta nera svolazzante – di chi te lo sussurra con fare complice all’orecchio e te lo disegna in nitidi colori all’acquerello: questo incede pomposo, in tenuta super chic di gusto oltremodo americano come da foto di copertina, opulento e greve nelle linee, colori spessi da pittura ad olio iperlavorata, accenti ipermanierati, tutti troppo iper per dirti davvero qualcosa, come sempre avviene allorché si vuole sottolineare tutto, ottenendo di sottolineare niente. E la voce è ancora cremosa, sì: ma nelle ampie campiture della raveliana Shéhérazade (niente da fare: Régine Crespin resta il top) la crema comincia a scomporsi mostrando granulosità che proprio il voler essere a tutti i costi sontuosa e vellutata rende fastidiosamente evidenti; Poèmes pour Mi di Messiaen (a parte la noiosa fumisteria intrinseca della scrittura) necessiterebbe di tutt’altra incisività drammatica; regge il ciclo Le temps l’horloge che Henri Dutilleux ha scritto per la stessa superstar, ma non ce la fa a controbilanciare tutto il resto.
elvio giudici
