pianoforte Stefano Severini
cd Tactus TC 851801
Ci eravamo occupati di Salvatore Rendano (1853–1931) circa tre anni fa, in occasione della stampa di un cd inciso per la Phoenix da Daniela Roma, interprete di una scelta antologica di pagine scritte dal musicista calabrese, protagonista in gioventù di un importante “lancio” su scala europea, ridimensionato poi da una lunga sopravvivenza in un’epoca che da tempo aveva vissuto ben altre esperienze musicali. Non è tuttavia da sminuire l’impegno odierno di Stefano Severini che dedica a Rendano un nuovo cd monografico compiendo in gran parte una scelta alternativa rispetto alla collega, scelta che ci permette di gettare uno sguardo ancora più ampio verso la produzione del musicista.
Colpisce innanzitutto l’ampia Barcarola dal Corsaro, pagina che si aggiunge alla vasta eco prodotta dalla comparsa del capolavoro byroniano ma che illustra molto bene il carattere solo apparentemente convenzionale della scrittura di Rendano. Più in linea con il bozzettismo romantico sono ovviamente pagine come la Gavotta dei folletti (cui si aggiunge una curiosa Gavotta dei fantasmi!) e la Marcia funebre in morte di un pettirosso. Severini dimostra qui di cogliere, cosa non facile, gli aspetti più segreti di un autore che andrebbe forse riproposto in sede di concerto, abbinandolo ai non molto maggiormente eseguiti Martucci, Sgambati e Longo.
di Luca Chierici