liuto barocco Paul Beier cd Stradivarius 33994 prezzo 14,90
I fortunati possessori del primo volume dedicato anni fa da Paul Beier alle “Delitiae Testudinis” (1667) di Esaias Reusner (1636-1679), saranno felici di sapere che a quel disco ne è finalmente seguito un altro, nuovamente prodigo di bel suono – cifra stilistica del liutista american-italiano – e musica “studiosa”. Come nel disco precedente, anche qui il contenuto consiste di Suite per liuto barocco, scritte in uno stile denso e malinconicamente espressivo da un musicista tedesco che viaggia tra Germania e Polonia forse pensando, quando imbraccia lo strumento, che, prima o poi, amerebbe andare a Parigi per confrontare il suo stile “francofilo” con quello autenticamente “francofono”… Quattro Suite di varia estensione: rispettivamente nove, quattro, sette e sei brani, che mostrano l’estrema plasticità di questa forma, capace di estendersi e contrarsi sempre all’insegna della varietà di affetti, presentati “en suite” secondo un sottile equilibrio di movenze diverse. Le note illustrative a cura di Mariagrazia Carlone, dopo aver tracciato la biografia del compositore, sottolineano la lunga permanenza in “repertorio” di queste Suite, osservando che alla prima edizione ne seguì trent’anni dopo un’altra postuma, segno di una traccia profonda lasciata dalla scrittura di Reusner sulla tradizione liutistica barocca tedesca. Anche grazie alla conoscenza di questo lascito, la musica di colui che, in ordine cronologico, fu il principale liutista della generazione successiva, Silvius Leopold Weiss, risulta così tutt’altro che isolata.
Carlo Fiore