basso Andreas Bauer Kanabas pianoforte Daniel Heide cd Avi 8553516
Il modello, più che evidentemente, è Hans Hotter. Modello difficile per qualunque basso. Non basta esibire timbro scuro e ragguardevole ampiezza di
cavata. Occorrerebbe ritrovare la varietà di chiaroscuri e inflessioni che lo spettacoloso, “wotanesco” fraseggio di Hotter esibiva a ogni dipresso,
portato d’una tecnica perfetta che solo per la sua cronica allergia incappava talora in serate un po’ troppo afflitte dal vibrato: quantunque, beninteso, fosse pur sempre il vibrato d’un Wotan. Kanabas canta piuttosto bene e il suo timbro non è privo di suggestione: quanto monotono, però! La tinta è sempre quella iperdrammatica e cupa, senza in pratica un alleggerimento che uno (ivi compresi i Lieder extraciclo, scelti ovviamente tra quelli più aspri e tragici, da Der Tod und das Mädchen a Totengräbers Heimweh): e se c’è uniformità espressiva, abbiamo quanto di più antischubertiano si possa immaginare. Schwanengesang essendo un ciclo solo di nome e non di fatto, giustifica la scelta personale dell’ordine interno: qui, non per caso ma col chiaro intento di iperdrammatizzare, Ihr Bild e Der Atlas sono piazzati alla fine ma è scelta ben poco condivisibile.
Molto bello, ma anch’esso un filo troppo monocromatico, l’accompagnamento di Heide.
Elvio Giudici
