violino Arvid Engegard pianoforte Nils Anders Mortensen cd Lawo LWC 1110 prezzo 17,40
Dalla Norvegia una ulteriore smentita ai pregiudizi sull’ultimo Schumann, in questo caso attraverso la proposta delle due sole sonate per violino e pianoforte che egli pubblicò, quelle op. 105 e 121 composte nell’autunno del 1851 (la terza, in la minore, del 1853, uscì postuma nel 1956). Inquietudine, concentrazione, e tratti quasi pre-brahmsiani rendono questa musica particolarmente affascinante: le due sonate, dai caratteri sensibilmente diversi, si collocano con il loro intimismo tra i capolavori dell’ultimo Schumann. Ne avevano già mostrato la grandezza Gidon Kremer e Martha Argerich, poi ci sono state altre registrazioni, tra le quali va segnalata in particolare quella di Caroline Widmann e Dénes Várjon, che ha il pregio di contenere anche la terza sonata. Arvid Engegard e Nils Anders Mortensen, due eccellenti musicisti norvegesi, intrisi dello spirito della musica da camera, hanno preferito i Cinque pezzi op. 102 “im Volkston” (in tono popolare) del 1849, più noti nella versione per violoncello e pianoforte (ma l’alternativa del violino è prevista da Schumann), pagine intense per alcuni aspetti legate a caratteri più “cordiali” e meno impegnativi rispetto alle sonate. I due interpreti colgono bene il tono intimo e il fascino poetico delle sonate e i peculiari caratteri dell’op. 102.
Paolo Petazzi
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