violino G. Kremer
pianoforte V. Sacharov
orchestra Filarmonica di Monaco
direttore Roman Kofman
cd Teldec Apex 2564 69896-3
Sulla scia dei compositori neo-spirituali, tra i quali certamente il punto di riferimento è Arvo Pärt, negli anni 90 anche Valntin Silvestrov compose lavori assimilabili stilisticamente a quella corrente (che annovera nelle sue fila compositori quali Giya Kancheli e John Tavener). In ogni caso, come ho avuto altre volte modo di notare, in Silvestrova quasi sempre c’è il colpo d’ala, lo scarto che ti risveglia dal torpore, grazie a una mano felicissima e a un solido senso della forma. Composta per Gidon Kremer, la monumentale Dedication, Sinfonia per violino e orchestra è pensata dal compositore come una sorta di “rituale”. Nei suoi tre distinti movimenti s’affastellano, in maniera massiccia, citazioni letterali della musica del passato, ma di tanto in tanto la musica respira in modo non convenzionale. Post scriptum è invece una sonata per violino e pianoforte ispirata, compositivamente parlando, alla “neosemplicità” in forma di graziosa miniatura. Eccellente, in entrambi i casi, l’esecuzione del grande Gidon Kremer, ben accompagnato in un caso dall’orchestra Filarmonica di Monaco (diretta da Roman Kofman), nell’altro dal pianista Vadim Sacharov.
Carmelo Di Gennaro
