[voce] Cristina Zavalloni[pianista] Andrea Rebaudengo[cd] Egea 139
Brani piccoli e minimi coi quali i due autori esplorano il repertorio della musica popolare, russa per l’uno ed ebraica per l’altro. Miniature, che come quelle degli antichi codici coniugano freschezza inventiva e raffinatezza estrema, e che nell’elegantissimo fascicolo d’accompagnamento (testi tradotti anche in italiano! Imparino, le cosiddette grandi case) i due artisti dedicano “alle biciclette e non ai suv” trovando immediata complicità in chi legge. Scintillanti gioiellini musicali, tirati a lucido da esecuzioni che dall’esperienza jazz traggono immaginazione scatenata e musicalità formidabile posta a reggere uno scatenamento ritmico contagioso, ma anche a illuminare oasi di tenera delicatezza (che belle, le quattro berceuses per il gatto!), il tutto condito da umorismo di volta in volta acre, tenero, scanzonato. Gioia di scoprire musica pochissimo nota ma tutta bella, di studiarla con passione e di eseguirla con la vivacità propria di chi davvero ci crede. E fa bene. A noi d’ascoltarla con pari interesse.
Elvio Giudici