orchestra Simón Bolívar
direttore Gustavo Dudamel
cd Dg 477 8775
Oggi la Giovane Orchestra Venezuelana Simón Bolívar, non è poi così giovanissima come quella delle sue prime esibizioni europee, e nonostante rispetto a quella sia assai migliorata nell’intonazione e nella coesione non ha ancora raggiunto il rango di grande orchestra. Tuttavia, il genuino entusiasmo degli strumentisti, la direzione al calor bianco di Dudamel coi tempi, il ritmo serratissimo, gli affondi tellurici, le improvvise pause di accecante solarità, fanno di questo Sacre du printemps, registrato live a Caracas nel febbraio scorso, una delle più belle edizioni discografiche in assoluto. Come da tradizione, giovane ma ormai consolidata, non manca in ogni esibizione della Bolívar un doveroso omaggio alla musica latinoamericana: è ora la volta del compositore, violinista e direttore messicano Silvestre Revueltas Sánchez, figura di spicco nella vita musicale del suo paese, così come molti membri della sua famiglia lo furono in altri ambiti culturali. Spirito inquieto, alla continua ricerca di nuove emozioni, morì nel 1940 (non ancora quarantenne) lasciando un nutrito catalogo di musica da camera, poemi sinfonici, canzoni e soprattutto colonne sonore, genere cui appartiene anche La noche de los mayas, del 1939 (da questa pagina e da quella di Stravinskij deriva il titolo Rite dato al cd): partitura accattivante per le invenzioni ritmiche, tipicamente sudamericane, capaci ora di stemperarsi in insinuanti melodie, ora di sfociare in vorticose ancorché un po’ estenuanti scansioni ritmiche, come le irresistibili variazioni di Noche de encantamiento, ultimo brano chiuso “Con violencia” .
G.C.
