musiche di Telemann, Fiedler e anonimo tedesco ensemble Eolus direttore Jean-François Madeuf cd Ricercar RIC397
L’ensemble di fiati Eolus è costituito da giovani e simpatici talebani della prassi esecutiva ante 1750: niente fori d’intonazione né “effetto stoppato”; bocchini, ance e diteggiature fedelmente esemplati sui trattati d’epoca. A far le spese del loro furor philologicus è stavolta il prolifico Telemann, che nella sua veste di Generalmusidirektor della “Libera e Imperiale Città Anseatica” di Amburgo era anche tenuto a sonorizzare le pompe di quella repubblica; borghese sì, ma amante del fasto: inaugurazione di Consigli, visite di Stato, banchetti dell’Ammiragliato, dei Capitani della Guardia civica e via strombettando. Ad Amburgo si era fatto le ossa il giovane Händel; nessuna meraviglia se la sua Music for the Royal Fireworks, benché destinata a un organico ben più ampio, porta l’impronta di questo repertorio, che agli accenti militareschi di marcia e fanfara accosta spunti mondani di Tafelmusik con ouvertures alla francese, minuetti, siciliane e bourrées, sovente assemblati in forma di concerto italiano “da chiesa” in 4 movimenti. Insomma è la famosa réunion des goûts. Sono 5 i lavori telemanniani sicuri più uno a lui attribuito in ipotesi; inoltre un concerto dell’oscuro Maximilian Fiedler e l’anonima “Suite di Rostock”. Brani perlopiù già incisi (giustamente famoso il Concerto per tromba Twv 43:D7), ma qui ricondotti a una dimensione fra l’en plein-air senza enfasi e il cameristico che meglio ne lascia assaporarne il sapiente intreccio delle parti nonché la raffinatezza timbrica esaltata dalla perfetta intonazione di ottoni naturali e legni. Qui e in un altro caso (traccia 24, Air de trompette Twv 41:C1) accanto al fagotto interviene il cembalo a riempire l’armonia del continuo. Altri impiegano piuttosto l’organo positivo, ma pure così funziona benissimo.
Carlo Vitali
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