Valente – Intavolatura de Cimbalo. Napoli 1576

clavicembalo e virginale Paola Erdas
cd Hitasura 005

Quasi vent’anni fa avevamo già ascoltato Paola Erdas in un programma cembalistico legato almeno cronologicamente al contesto di Gesualdo da Venosa, nel quale figurava in bella evidenza il nome di Antonio Valente (c1520-1601), organista e compositore attivo a Napoli presso Sant’Angelo a Nilo. A Valente dobbiamo un libro d’intavolatura (sistema di scrittura musicale specifico per gli strumenti che, in questo caso, usa i numeri per indicare le note della tastiera in un modo assai simile a quello adottato dal liuto) apparso nel 1576 che presenta forme basate prettamente sulla pratica tastieristica (come il ricercare, qui “Recercata” e il tema con variazioni qui “tenore con mutanze”) insieme a trascrizioni di originali di melodie celebri o composizioni polifoniche, mostrandosi a proprio agio tanto nei brani intellettualistici quanto in quelli più svagati. L’esecuzione viene suddivisa tra due strumenti cinquecenteschi restaurati (il virginale “Rucellai” e il clavicembalo” Sansevero”), utile ad arricchire la tavolozza timbrica alla quale la scrittura di Valente fa appello largamente e che la Erdas conosce e restituisce minuziosamente tramite una moltitudine di “tocchi” differenti che illuminano un ritratto d’interni della Napoli spagnola durante il Manierismo.
Carlo Fiore

 

 

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306 Novembre 2024
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