direttore Christopher Seaman
voci Mercury Opera Rochester
orchestra Rochester Philharmonic
sacd Harmonia Mundi HMF 807567
A London Symphony è la seconda sinfonia di Ralph Vaughan Williams (1872-1958), risale al 1911-13, fu riveduta nel 1918 e 1933, intende evocare, come dice il titolo, la vita e le atmosfere della capitale inglese, dall’alba (con gli inevitabili rintocchi del Big Ben) alla agitazione della città che si è destata, alla parentesi quieta del Lento, alla rinnovata mobilità “serale” dello Scherzo, che finisce sommessamente, agli aspetti solenni, o anche sinistri e minacciosi del Finale, nel cui tranquillo epilogo ritorna il Big Ben. Nonostante le intenzioni evocative, la forma è quella di una sinfonia del tutto tradizionale. Alcuni delicati tocchi di colore, e alcune soluzioni armoniche secondo gli studiosi inglesi fanno pensare a Debussy; ma non c’è nulla in comune con la sua concezione della forma e del tempo musicale, perché quella di Vaughan Williams resta debitrice della tradizione sinfonica tedesca pur con materiale tematico di sapore particolare, “nazionale”. La Serenade to music fu composta nel 1938 su un celebre testo shakespeariano tratto dal V atto del Mercante di Venezia, musicato nella versione originale (qui eseguita) per 16 voci sole e orchestra con garbata eleganza e linguaggio del tutto tradizionale. Le voci sono quelle della Mercury Opera di Rochester, l’ottima orchestra e Christopher Seaman, che ne è stato direttore per 13 anni fino al 2011, propongono interpretazioni di alto livello.
Paolo Petazzi