Verdi – Falstaff

Verdi - Falstaff

interpreti B. Weikl, A. Fink, C. Aguirre, A. Meissner, S. Schantz, Y. Guo
direttore Uwe Sandner
orchestra Pfalztheater Kaiserslautern
regia Bernd Weikl
regia video Ellen Fellman
formato 16:9
sottotitoli It., Ing., Ted.
dvd Arthaus 101537

Che oggi non si possa andare particolarmente fieri d’essere italiani è un triste ma acclarato fatto. Come sempre accade, però, se ce lo diciamo tra noi è un conto: quando dobbiamo leggere un’intervista in cui un grande – ma ormai decotto – artista come Bernd Weikl, nelle vesti di regista oltre che di protagonista, parla dello Shakespeare di Verdi uscendone con l’affermazione che “essendo Verdi italiano, tutto finisce con tutti che vanno a cena”, la voglia di dire “ma vien giù dal pero, Bernd” è parecchia. Non fosse che è comunque troppo triste parlare di questa schifezza di spettacolo. Mix scemotto di Commedia dell’Arte (Falstaff e suoi compari vestiti da clown, Nannetta da Colombina), pellicola trash di quart’ordine (Alice è una sorta di dark lady con spacco vertiginoso e veletta), quiz demenziale (c’è una specie di King Kong che vagola di qua e di là; e sul divano rosso di Falstaff sta posato un pupazzo), entro una scatola blu tappezzata di foto di gente famosa – da Pavarotti a Lennon – dove tutti recitano piuttosto male anche perché non gli viene chiesto di fare granché: e cantano (con la parziale eccezione del Ford di Carlos Aguirre) peggio che male, in modo abominevole. Se pure cantano, giacché il più delle volte bofonchiano, parlottano, urlano, mugghiano: diretti alla viva il parroco, con una poltiglia sonora amorfa e grigiastra quale non si credeva potesse nemmeno esistere più.

di elvio giudici


Prodotti consigliati
306 Novembre 2024
Classic Voice