interpreti M. E. Cencic, R. Donose, M. E. Nesi, A. Hallenberg, K. Gauvin, D. Behle, E.G. Toro
direttore Diego Fasolis
orchestra I Barocchisti
3 cd Virgin 50999 0709142 1
Grande esperto del repertorio barocco, il direttore (e organista) svizzero Diego Fasolis ha dato vita a una versione dell’opera di Vivaldi – il cui libretto di Antonio Maria Lucchini era già stato musicato da diversi compositori, fra cui Sarti e Caldara – di particolare pregio: sia per l’approfondita ricerca filologica sulla versione ferrarese del 1738, completa di ricostruzione del terzo atto a cura di Fréderic Dalméa e dello stesso Fasolis, sia per l’esito interpretativo. Il livello del quale parrebbe contraddire la tesi che solo cantanti italiani possono sottolineare e valorizzare il senso drammatico delle parole, dato che di italiano qui non c’è nessuno e ciononostante tutti, oltre a cantare mediamente molto bene, scolpiscono i versi con grande efficacia: l’ottimo protagonista, il controtenore Max Emanuel Cencic è croato, i mezzo soprani Ruxandra Donose, Mary-Ellen Nesi e Ann Hallenberg sono, rispettivamente, romeno, greco e svedese; il soprano Karina Gauvin è canadese; e i tenori Daniel Behle ed Emiliano Gonzalez Toro sono tedesco e svizzero (di genitori cileni). Stranieri e assolutamente idiomatici, sono anche I Barocchisti, l’ensemble che ha raccolto la preziosa eredità della Società cameristica di Lugano, e il coro della Radiotelevisione della Svizzera italiana.
di elvio giudici
