Mozart – La Clemenza di Tito

BARI 

[interpreti] B. Sledge, A. Pendatchanska, C. Rizzone, G. Sborgi
[direttore] Michael Güttler
[regia] Walter Pagliaro
[scene] Luigi Perego
[orchestra] della Provincia di Bari
[teatro] Piccinni

Mozart porta sulle scene, in ogni opera, la ricomposizione, quasi sempre incompleta, tranne che nel Flauto Magico, di un ordine sconvolto. E per La clemenza di Tito il regista Walter Pagliaro ha immaginato un mondo capovolto dentro cui si dilaniano i personaggi del dramma. La scena, di Luigi Perego, ci presenta uno spaccato del Pantheon capovolto. I personaggi si muovono, con gesti di teatro tragico classico, tra le lunette della calotta. I costumi richiamano l’epoca napoleonica catturata dall’occhio di David. Ecco formarsi allora la rappresentazione della tragica scissione che l’uomo vive da sempre tra il dolore della vita e il sogno, o l’utopia, di consolarlo. L’efficacia, intensissima, dello spettacolo è dovuta anche alla lucida e sensibilissima concertazione di Michael Güttler che ha reso con trasparenza il complesso intrico timbrico e contrappuntistico della partitura mozartiana. Sulla scena un cast di ammirevole omogeneità, dall’appassionato e teso Sesto di Gabriella Sborgi, all’irruente e magnifica Vitellia di Alexandrina Pendatchanska. La nobile figura di Tito è affidata alla composta e calda voce di Bruce Sledge. Cinzia Rizzone, Servilia, Stefanie Irányi, Annio, e Mirco Palazzi, Publio, completano degnamente il cast. Grande successo per tutti, anche per il Coro del Petruzzelli e per l’Orchestra Sinfonica di Bari.

Dino Villatico


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306 Novembre 2024
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