Strauss – Elektra

Strauss - Elektra

Interpreti: Anna Katharina Behnke, Michela Sburlati, Anna Maria Chiuri, Thomas Gazheli
Direttore: Gustav Kuhn
Regia:  Manfred Schweigkofler
Orchestre: Haydn di Bolzano e Trento, Regionale dell’Emilia Romagna
Teatro: Comunale di Bolzano 

BOLZANO – Da una coproduzione di grande impegno dei Teatri di Bolzano, Modena, Piacenza e Ferrara è nato un nuovo allestimento di uno dei più ardui e affascinanti capolavori di Strauss, Elektra, in cui erano unite sotto la sicura guida di Gustav Kuhn le orchestre di Bolzano e Trento e dell’Emilia Romagna. Il gigantesco organico necessario non poteva trovar posto in buca. Si è trovata una soluzione visivamente e teatralmente suggestiva, collocando l’orchestra dietro la scena, in modo che, quasi al buio, con davanti un velatino nero, essa diveniva un oscuro fondale e insieme evocava qualcosa della cavea del teatro antico. Lo spazio della buca d’orchestra viene di conseguenza incluso nella struttura della scena, che si presenta spaccata, rotta da una fenditura: è la profondità sotterranea che appartiene alla desolazione del mondo di Elektra e da cui sale Oreste. (…)
Tutti gli interpreti erano anche scenicamente persuasivi e non sembravano in difficoltà per il fatto di poter vedere il direttore d’orchestra solo attraverso i monitor. Anna Katharina Behnke ha affrontato con molta intelligenza il tremendo impegno vocale della parte di Elektra, con esiti di grande intensità. L’altoatesina Anna Maria Chiuri ha dato vita con efficacia alle ossessioni e perversioni di Clitennestra, e Michela Sburlati è stata una persuasiva Crisotemide. Meno convincente l’Oreste di Thomas Gazheli, a posto tutti gli altri e, nel suo breve intervento, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza. Gustav Kuhn ha governato l’insieme con forte tensione. 
Paolo Petazzi

(la versione completa di questa recensione compare sul numero 129 di Classic Voice, febbraio 2009) 


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