FIRENZE[interpreti] L. Zakhozhaev, J. Wilson, J. Uusitalo, U. Ress[direttore] Zubin Mehta[regia] Carlus Padrissa (La Fura dels Baus)[teatro] Comunale
Firenze: Sigfrido. Giunti al terzo incontro della valenciana compagnia Fura del Baus e del regista Carlus Padrissa con l’Anello del Nibelungo, l’effetto-sorpresa creato dai precedenti Oro del Reno e Walkyria, dalle scelte figurative/narrative provocatoriamente tecnologiche e fantasiose, si è un po’ attenuato. Non che le invenzioni di immagini (di Franc Aleu), sui grandi pannelli elettronici che fungono da fondale, siano calate d’intensità, qualità, o numero: sembra anzi che la Fura sia ancora dominata da un’autentica furia creativa, poiché non un solo suggerimento del testo wagneriano sfugge a continue “traduzioni” visive, al limite, forse, di un certo sovraccarico e di un decorativismo didascalico, che però non sarebbe spiaciuto al Maestro. (…) Una continua meraviglia di colori e movimenti, che servivano ad animare l’opera più statica di Wagner, tutta costruita a forza di lunghi dialoghi, facendo ricorso a un immaginario collettivo che ha ben poco di acculturato, molto giovanile, tutto costituito da vocaboli e simboli visivi tratti dal cinema, dai fumetti, dalla fantascienza (…). Sul piano musicale troviamo la lettura eminentemente lirica, priva di ogni enfasi retorica, di Zubin Mehta. (…) Nella compagnia, complessivamente di qualità, Leonid Zakhozhaev, alieno dagli accenti tonitruanti di certi Heldentenor del passato, mi è sembrato convincente come giovanile Sigfrido; di magnifica e potente voce la Brunilde di Jennifer Wilson. (16 dicembre 2008)
Cesare Orselli
La versione completa di questa recensione compare sul numero 116 (gennaio 2009) di “Classic Voice”