direttore Jos van Immerseel
orchestra Anima Eterna Brugge
video Pierre Barré
dvd 16:9 Epr 2010 EPRC 005
È comprensibile che i belgi vadano fieri di questa orchestra a geometria variabile – anzi variabilissima: dai sette agli ottanta strumentisti, tutti specialisti nel loro repertorio – creata a Bruges (Brugge in fiammingo) da Jos van Immerseel che ne è, mi si perdoni il banale gioco di parole, l’anima eterna fin dal 1987, anno della fondazione. A differenza delle tante formazioni barocche, questa ha finalità assai più vaste, donde l’ambizioso ma appropriato nome: fare ascoltare al pubblico d’oggi le musiche secondo le sonorità originali in un repertorio che spazia da Monteverdi a Gershwin. Intento senz’altro raggiunto in questa Quinta di Beethoven registrata due anni fa a Bruxelles nella storica ed elegantissima sala da ballo del Concert Noble, dove l’orchestra, di dimensioni ridotte e con strumenti d’epoca, è circondata dai tavolini ai quali è seduto il pubblico. Scarso e privilegiato pubblico al quale il capolavoro di Beethoven viene fatto ascoltare nelle stesse condizioni in cui l’ascoltarono, diretto dal compositore stesso, gli ospiti del principe Lobkowitz nel suo palazzo di Vienna. Nel lungo documentario che completa il dvd, Immerseel illustra le ricerche musicologiche che hanno portato a questa edizione e anche i criteri seguiti per gli strumenti originali da adottare, guidandoci addirittura in una fugace visita al bellissimo palazzo di Neue Burg, sede della più ricca collezione di strumenti antichi di Vienna. Al di là di tanta dottrina storica e di eleganza interpretativa, però, questa Quinta differisce di poco, in termini di emozioni, da altre blasonate esecuzioni “filologiche”.
di giancarlo cerisola
