interpreti J.-S. Bou, S. Marin-Degor, F. Le Roux, D. Stepanovitch, N. Vladimirskaia
direttore Marc Minkowski
orchestra Stanislavski di Mosca
regia Oliver Py
regia video Philippe Béziat
formato 16:9
sottotitoli Ing., Fr.
dvd Naïve
È una cosa molto francese: intellettual-chic, pretenziosa, inutile e frustrante come tutte le splendide occasioni sacrificate sull’altare dello snobismo (finto) culturale. Pelléas viene dato per la prima volta a Mosca. La regia viene affidata a Oliver Py e la direzione a Marc Minkowski. Dunque: un’opera francesissima, con regista e direttore francesi tra i massimi protagonisti del teatro musicale moderno. E che si fa? Un film. Giubilo e interesse alle stelle. Peccato che il film non sia la ripresa dello spettacolo (magari senza pubblico, con bellurie e prodigi d’inquadrature, piani-sequenza mozzafiato, montaggio alla Ozu, e chi più cinefilie s’immagini più ne abbia) bensì un papocchio che assembla cartoline da Mosca, stralci di prove, pensose riflessioni da saggio dell’oratorio, schegge di recita che s’intuisce oltremodo interessante ma subito si dissolve davanti a un bel cipollone di cupola moscovita. Una schifezza. Però infarcita di immagini e di particolari d’immagini che si succedono col tipico montaggio schizofrenico che molta intellighenzia videografara di oggi pare ritenga molto chic anziché un casino senza capo né coda. La Francia di adesso non si merita il Pelléas: e neppure due suoi grandi interpreti come probabilmente sono stati Minkowski e Py.
di elvio giudici