direttore Riccardo Chailly orchestra del Gewandhaus di Lipsia dvd Accentus Music ACC 20284 prezzo € 24,10
È da condividere senza remore l’idea di proporre l’esecuzione di un’opera sinfonica consegnandone i tratti al video. E questa Quinta di Mahler, realizzata nel 2013 al Gewandhaus di Lipsia per la direzione di Riccardo Chailly, dimostra con nettezza quanto la qualità di un’esecuzione sia più facilmente percepibile se ne seguiamo l’evolversi a occhi ben aperti sulle relazioni tra famiglie orchestrali. Direttore in grande confidenza con l’eccellente compagine lipsiense, Chailly ne elabora una visione di suggestiva compattezza puntando specialmente sul tempestoso e insieme lucido risvolto di cupezza dell’opera ma anche facendo risaltare, attraverso il virtuosismo dei suoi strumentisti, l’enorme magistero tecnico dell’autore. Non mi pare si possa inscrivere tale lettura nel comparto della affabilità: i primi due movimenti vengono affrontati in un clima di allucinazione urbana, funebre e tempestosa, ma di bel risalto sembra altresì lo svolgersi dello Scherzo, che dei cinque tempi della sinfonia è l’unico a recar ancora qualche traccia della fiabesca visionarietà delle consorelle anteriori: ivi Chailly evoca con saggezza il Wunderhornklang del vicino passato firmando forse la pagina più veritiera della propria prova, mentre il famosissimo Adagietto suona con insolita (ma forse appropriata) sobrietà timbrica, senza abbandoni vistosi all’onda della struggenza. E in quanto al macchinoso Finale, senza ripetere il giudizio che ne dette un critico contemporaneo, Robert Hirschfeld, che giudicò Mahler “il Meyerbeer della sinfonia”, abbiamo bastanti carte di credito ormai per denunciarne l’illusorio trionfalismo.
Aldo Nicastro