editore Limpagine 450euro 40
Che l’Italia dell’Ottocento non sia stata solo melodramma è ormai cosa nota. Che le relative testimonianze strumentali non siano però tutte, per il solo fatto di essere esistite, ugualmente significative è altrettanto di pubblico dominio. Ma un nome dovrebbe decisamente essere sottratto all’oblio: quello di Giuseppe Martucci. A cento anni dalla sua scomparsa la Società italiana di musicologia e il Conservatorio di Napoli, con la città natale di Capua, gli hanno dedicato un convegno. I cui atti vengono ora pubblicati con un titolo che promette un sicuro impatto. Perché una benefica invasione di temi e sensibilità “oltremontane” ci fu davvero nello Strapaese Italia tra Otto e Novecento. E Martucci ne fu protagonista. Con i saggi di Marina Mayhofer, Giorgio Sanguinetti, Pier Paolo De Martino, Bianca Antolini, Antonio Rostagno, Quirino Principe e molti altri questa storia viene alla luce nei suoi dettagli: contestuali, musicali e culturali. E se è vero che la storiografia non debba stare sempre e soltanto con i vincitori, può senz’altro contribuire alla giusta riscossa dei vinti. (25 agosto 2009)
Andrea Estero