Leonetta Bentivoglio Lidia Bramani E Susanna non vien Amore e sesso in Mozart editore Feltrinelli pagine 283 euro 16
Un “Manuale d’amore” c’era anche nel Settecento. Ma invece di avere forma cinematografica, parlava dalla voce di tre libretti d’opera. Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte sono capolavori della letteratura e della musica di tutti i tempi. Ma anche un trattato su eros e sentimenti. A scandagliarlo ci hanno pensato Leonetta Bentivoglio e Lidia Bramani. Già a partire dal titolo – citazione dapontiana che è tutto un programma -, le autrici rileggono parole e musica della coppia più irresistibile del mondo dell’opera per ritrovarvi le tracce di una teoria dell’amore liberato: quello delle menti più illuminate del Secolo dei Lumi. E infatti il libro parte dal presupposto che sia Mozart che Daponte non fossero, come recita un’aneddotica dura a morire, due simpatici burloni. Al contrario l’uno era imbevuto di cultura massonica e illuminista, l’altro raccoglieva l’eredità del pensiero libertino veneto. Così la loro “mappa” affettiva e sessuale di parole e musica trascorreva dalle riflessioni intorno alla violenza sulle donne (Donn’Anna) alle trappole in cui cade chi ama troppo (Don Elvira), dalle pulsioni bisessuali e transgender (Cherubino) alla possibilità dei legami multipli (Così fan tutte), dalle dinamiche dell’autoerotismo alla scelta di essere single. Il codice amoroso della commedia mozartiana è qui decifrato, con osservazioni penetranti ma non pedanti, alla luce dei documenti coevi, dalle lettere mozartiane alla letteratura pornografica dell’epoca. Ma si proietta anche sui nostri tempi: come quando nel rapporto tra Susanna e La Contessa si ravvisano i precedenti di una “sorellanza” femminista che le autrici rivivono oggi in un riuscito connubio di competenza, fiuto e bella scrittura.
Andrea Estero