editore Rizzoli pagine 251 euro 20
“Che idea avete dell’opera lirica? Vi sembra una vecchia nonna, acciaccata, che abbia una casa cadente e piena di polvere? Aprite questo libro e salterete in aria. Altro che polvere. Semmai è polvere da sparo!”. Così i due autori, Stefano Belisari in arte Elio, musicista e artista poliedrico, e Francesco Micheli, regista, hanno unito il loro comune interesse per il teatro musicale nello spettacolo itinerante Cantiere d’Opera da cui è nata questa pubblicazione.
Nell’introduzione, “lunga vita all’Opera”, tra il serio e il faceto, i due autori si presentano alla Marzullo, facendosi la domanda e dandosi la risposta: “Chi siamo noi? Elio è un rockettaro, un animale da palcoscenico e un poeta dalla spada affilata; il suo pedigree tradisce origini accademiche: diplomato in flauto traverso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, non ha mai nascosto il suo amore per il pesarese Rossini. Non dimentichiamolo: anche se è capace di farci ridere fino alle lacrime, per Elio la musica, in fondo in fondo, è una faccenda maledettamente seria”.
Il seguito riguarda Micheli: Francesco è un regista, un guardone impenitente di Nonna Opera sin da bambino, quando aggrappato alla sua mamma, faceva capolino dalla piccionaia del Teatro Donizetti di Bergamo, la sua città.
Elio e Francesco si descrivono come “due musicofili dalla nascita; due strade assai diverse, forse antitetiche: magicamente si sono incrociate proprio presso la soglia della casa della Nonna. Hanno (abbiamo?) deciso di farle visita e quell’adorabile ultracentenaria li ha accolti a braccia aperte, mostrando loro le tante stanze del palazzo, piene di ricordi del bel tempo che fu”. Il libro prosegue con quattro monografie sui generis relative a Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini.
Da segnalare l’iconografia ricca di fotomontaggi e fantasiose invenzioni in cui si riconosce lo stile parodistico che fa di Elio un personaggio unico, inimitabile.
A. Tr.
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