editore Il Saggiatore pagine 224 euro 23
Realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi, il saggio raccoglie gli scritti di Giuseppe Adami (1848-1946), fidato collaboratore di Giulio Ricordi, oltre che librettista per Puccini. Adami narra le gesta dell’“amico dei musicisti italiani” – così strilla il sottotitolo – a cominciare dal 1859, quando il giovane Giulio fugge di casa deciso a battersi con l’esercito piemontese per l’unificazione dell’Italia. Saltando al 1870 troviamo Ricordi in tutt’altre battaglie affaccendato: convincere Verdi a ricominciare a comporre. Per aggirare l’ostacolo scrive a Giuseppina Strepponi pregandola di armarsi di pazienza sicuro che la sua cortese insistenza porterà frutto: e lo portò eccome, se si pensa a Otello. Con dovizia di particolari Adami elogia poi le grandi doti di talent scout, si direbbe oggi, di Giulio Ricordi: capace di riconoscere, consigliare, accompagnare al successo i migliori talenti musicali contribuendo egli stesso alla nascita di opere che raggiungono le più alte vette della creatività umana.
A. Tr.
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