Fausto Lupetti, 344 pagine
Gal Knobel, Gustav Shultz, Salomone Rossi: tre violinisti legati da un filo invisibile che attraversa i secoli, vittime del medesimo furore antisemita unito alla volontà di soffocare verità scomode. Gal, il protagonista, “lo 007 del violino”, ex cacciatore di nazisti, muore per aver svelato il mistero che lega Salomone Rossi – amico di Monteverdi, compositore e musicista eccellente ma costretto a lavorare nell’ombra perché ebreo, scomparso misteriosamente a Venezia nel 1630 – e l’ufficiale Shultz, fucilato nel 1940 per aver suonato davanti a Hitler le note di Rossi, riesumate dalla polvere della Storia.