(Bompiani, 118 pagine, 10 €; ebook 4,99 €)
Ramin Bahrami, uno dei grandi interpreti della musica di Johan Sebastian Bach, spiega in questo libro, non soltanto al bambino suo interlocutore, cos’è la musica del compositore tedesco, suo maestro di vita e perché tutti dovrebbero ascoltarla, con le orecchie e con il cuore, senza lasciarsene intimorire e ristabilire il contatto con la bellezza smarrito nell’incultura del chiasso.
Richiamato nel Ventunesimo secolo dal paradiso dei musicisti, per fare il nonno di un’umanità sofferente, in crisi di bellezza, Bach narra la sua vita di uomo e compositore entusiasta, laborioso, appassionato. Un’esistenza immersa nella musica, vissuta da piccolo in solitudine, come un gioco, il suo gioco preferito; da adulto in una casa caoticamente armoniosa, piena di bambini, strumenti, spartiti, musiche e canti, dove con gioia produce a ritmi serrati.
Servitore della musica e della bellezza per l’eternità, racconta di come la viva prima di comporla e come raffiguri quel che prova, da pittore-musicista; della melodia, in cui fa convivere nello stesso momento quattro voci diverse, eppure capaci di ascoltarsi e sostenersi a vicenda; del contrappunto che reca in sé un’idea della musica come “colloquio, qualcosa che unisce le persone, le fa parlare tra loro” rispettandone le diversità.
Una musica senza bandiere, una fortezza dal cuore traboccante di umanità e soprattutto uno Spiel, un gioco, un divino miracoloso gioco che regala commozione, entusiasmo e solidarietà e insegna a essere uomini migliori.
di Rosa Alba Bucceri
