La casa di Claudio Abbado, nel centro storico di Bologna, è diventata un bed and breakfast. Alla modica cifra di circa 100 euro si può dormire e soggiornare nelle stanze dove il grande direttore viveva e studiava. E dove è scomparso nel gennaio 2014. “Pernottamento e colazioni nelle prestigiose sale partono oggi”, scrive Luca Baccolini sulle pagine bolognesi di “Repubblica”. “Quattro camere, nove posti letto, check-in dalle 12, check-out alle 10.30. E’ tutto pronto affinchè, lungo l’ipnotica scala elicoidale di palazzo Isolani, di proprietà della famiglia Cavazza-Isolani, transiti il saliscendi degli ospiti di quello che potrebbe essere definito il primo bed&breakfast realmente abitato, benché mai posseduto, da un maestro immortale della musica”. La notizia lascia perplessi. Non tanto per la nuova destinazione: non mancano alberghi e residenze dove in passato vissero e morirono grandi musicisti, e che sono nella disponibilità dei loro proprietari (Abbado in questa bella casa che domina i tetti di Bologna era in affitto), anche se altrove la memoria è stata preservata. Quanto per il contesto: il deserto di iniziative offerto dalla sua città di adozione. Con l’orchestra Mozart appesa al filo del crowdfunding, la fuga dei suoi beni (partiture, spartiti, dischi, lettere) a Berlino, la mancanza di idee su come ricordare la sua eredità musicale e culturale, se si esclude il progetto Tamino. Da oggi Bologna qualcosa di Abbado offre: l’emozione di pernottare a casa sua a prezzi modici, colazione inclusa.
Sep72016
Dove Abbado visse ora c’è un bed and breakfast
Discutibile la destinazione della casa dove il grande direttore ha abitato per decenni