Uno spirito marittimo l’ha contraddistinta sin dal Medioevo, da quando commerciava con il mondo intero. Era allora il tempo del suo ingresso nella celebre Lega anseatica, l’alleanza di città che mantenne fino all’inizio dell’era moderna il monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del Mar Baltico. Ma ancora oggi Amburgo, seconda città della Germania quanto a territorio, vanta un innegabile primato, quello di essere il centro principale delle informazioni giornalistiche e televisive tedesche anche se l’estuario del fiume Elba, da cui è bagnata, le ricorda di essere principalmente una città d’acqua, definita la “Venezia del Nord”. D’altronde Amburgo è a tutt’oggi il porto più grande della nazione tedesca ed il terzo d’Europa, dopo Rotterdam ed Anversa. Ed è da Amburgo che transitano, ogni anno, oltre nove milioni di container contenenti merci di ogni tipo. Già, ma quali sono i maggiori centri d’interesse e d’attrattiva tra i suoi canali? Anche in questo caso il passato marittimo sembra riaffiorare. Basti pensare all’Internationales Maritimes Museum dove, nei dieci piani di un ex magazzino di spedizioni marittime in mattoni rossi, oggi completamente ristrutturato, si raccontano tremila anni di storia con la più grande collezione del mondo di tesori marittimi. Si va dall’esposizione di ventiseimila modelli di navi a circa due milioni di fotografie. Un mondo tutto in miniatura è visitabile invece al Miniatur-Wunderland, una superficie di milletrecento metri quadrati dove si possono ammirare modellini di treni ed aeroplani immersi in un ambiente naturalistico, di stampo teatrale, che, con luci particolari, ricostruisce anche il passaggio d’atmosfera dal giorno alla notte. Chi ama invece l’arte, dal Rinascimento ad oggi, non può lasciarsi sfuggire la Kunsthalle che, su due edifici collegati tra loro da un passaggio sotterraneo, trasporta in un universo di colori e forme che va dalla ritrattistica medievale ai classici del XX secolo, dagli artisti tedeschi contemporanei, come Gerhrard Richter, a quelli più internazionali, come Jeff Koons. Ma, per gli appassionati d’arte, l’interesse per Amburgo non può fermarsi qui. Infatti lungo il Kunstmeile, ovvero il miglio dell’arte, si assiste ad un fiorire di mostre d’arte contemporanea e fotografia allestite nelle suggestive sale dell’ex mercato coperto. Tra gli edifici pubblici ha grande fascino l’imponente Sankt Michaeliskirche, la chiesa protestante barocca che mostra dall’alto della sua torre uno dei paesaggi più belli della città. Senza dimenticare la zona della Deichstrasse dove si trovano ancora alcune delle case del XVIII secolo con edifici in mattoni, ex sedi delle antiche società mercantili, circondate dai canali che un tempo venivano attraversati dalle loro imbarcazioni. E dall’acqua Amburgo può anche essere ammirata oggi noleggiando una barca a remi per una prospettiva del tutto insolita. Come insolito è l’allestimento promesso dal sempre sorprendente ed innovativo regista e scenografo Romeo Castellucci, fondatore con Chiara Guidi della rivoluzionaria Socìetas Raffaello Sanzio: una inedita messinscena teatrale, dal 21 al 24 marzo alla Staatsoper, della Passione secondo Matteo di Bach diretta da Kent Nagano con Ian Bostridge nel ruolo dell’Evangelista. (Antonio Garbisa)
Mar32016
Amburgo
Con Bostridge nella “Passione” di Bach messa in scena da Castellucci