Una città che non annoia mai. Così si sente dire di New York dove tornarci, anche a breve distanza, può riservare sempre delle piacevoli sorprese. The Big Apple, il nickname con cui viene definita, serba infatti aspetti che, al primo impatto, possono restare nascosti o ignorati al novello visitatore. I mesi che, ad esempio, portano da settembre al periodo natalizio la vedono trionfante nel settore della musica e dell’arte a conferma della sua fama di capitale artistica di riferimento per il mondo intero. È questo infatti il periodo dell’anno in cui si riaprono le porte dei grandi teatri e delle istituzioni musicali di prestigio della città dopo la pausa agostana, ma anche degli allestimenti di nuove mostre. D’altronde, è in questa metropoli di oltre 8 milioni di abitanti che hanno la loro sede 20 musei di importanza mondiale. E, tra i più famosi, spiccano il Met (Metropolitan Museum of Art), il Moma (Museum of Modern Art) e il Gugghenheim Museum, ospitato all’interno di una vera e propria scultura architettonica firmata da Frank Lloyd Wright. A seguire la Frick Collection, il distaccamento del Met The Cloisters, l’eccentrico New Museum su Bowery, il Ps1 a Brookyln, il Bam (Brooklyn Museum of Art), il Whitney Museum anch’esso un’opera d’arte già dall’esterno e il Museo di Scienze Naturali con l’adiacente Planetario, solo per citarne alcuni. Insomma, un universo di magnificenza artistica a cui si aggiungono le moltissime gallerie d’arte diffuse in ogni zona della città, soprattutto a Chelsea, Tribeca, Upper East Side, East Village e i quartieri di Williamsburg e Dumbo a Brooklyn. Numerosissimi poi anche gli spazi espositivi, dalle prestigiose gallerie alle semplici salette in vecchi palazzi del Village che espongono periodicamente opere di artisti emergenti e mostre fotografiche. Tutti concentrati nelle zone limitrofe a Broadway e a Times Square, tra la Quarantesima e le Cinquantacinquesima strada, sono invece gli splendidi teatri che ospitano musical basati su grandi romanzi, celebri film e opere. Ma un grande evento farà parlare, a settembre, l’ambiente musicale internazionale. Perché, dal 24 settembre, tornerà sul podio del Metropolitan il maestro James Levine, dopo due anni di assenza per una paralisi successiva ad una caduta, per dirigere un attesissimo “Così fan tutte” con Susanna Philips, Isabel Leonard e Matthew Polenzani, Il giorno prima 23 settembre, inoltre s’inaugurerà la stagione 2013-2014 del Metropolitan con “Eugene Onegin” e i debutti attesi di Anna Netrebko, Mariusz Kwiecien e Piotr Beczala, diretti da Valery Gergiev. Ma non di solo Met vive musicalmente New York. Il 10 e 11 ottobre arriverà infatti alla Carnegie Hall la Mariinskij Orchestra in tour, diretta da Gergiev, la San Francisco Symphony, il 13 e 14 novembre, sotto la bacchetta di Michael Tilson Thomas, e la Philadelphia Orchestra, il 6 dicembre, che vedrà sul podio Yannick Nézet-Séguin con Hélène Grimaud solista al pianoforte. La New York City Opera, la seconda compagnia più importante degli Stati Uniti dopo il Met, aprirà invece, dal 17 settembre, la sua nuova stagione con la prima americana dell’opera contemporanea “Anne Nicole” di Mark-Anthony Turnage sulla vita della modella, attrice statunitense e playmate tra le più famose tragicamente scomparsa.
Antonio Garbisa