Ribalta 18 FOCUS Siena spacca il silenzio Novanta concerti in due mesi: sono i numeri da record del Chigiana International Festival. Accademia di giorno, palcoscenico di sera. Nicola Sani presenta la Tanglewood d’Italia Due mesi di festival in una cittàà di 55.000 abitanti, “distratta” dal Palio. Sembrava utopia, nel 2015, quando Nicola Sani inven- tòò “Chigiana International Festival & Summer Academy” ispirandosi ai mo- delli internazionali che trasformano i corsi accademici diurni in festival serali. L’ottava edizione della rassegna dice in- vece che Siena èè la Tanglewood italiana, con 31 corsi, 90 concerti, 26 composi- tori viventi coinvolti, 2 produzioni d’o- pera e grandi concerti sinfonici, sintesi estrema di una delle piùù ambiziose edi- zioni di sempre, preludio al centenario delle attivitàà musicali chigiane del 2023. Nicola Sani, qual èè il fifilo conduttore di un programma cosìì articolato? “La Chigiana èè il festival della nuova creativitàà. La presenza di insegnan- ti d’eccezione, come il violinista Ilya Gringolts, il violoncellista Antonio Meneses, la pianista Lilija Zilberstein o i corsi di direzione di Daniele Gatti e Luciano Acocella attivano dinamiche produttive incredibili. Quello che suc- cede nelle aule di giorno diventa spet- tacolo la sera. Solo per la musica ba- rocca abbiamo attivato 8 corsi, anche in collaborazione con il Mozarteum. Da quest’unione, peraltro, usciràà il re, la ricerca di spazi nuovi per entrare in rapporto con l’evento sonoro, dopo un periodo diffificile, caratterizzato da lunghi lockdown”. Da qui il focus su Luigi Nono? “Gli dedichiamo 9 serate e 13 com- posizioni. Dopo Kurtáág, Sciarrino, Stockhausen, Xenakis e Reich ho pensato che fosse necessario esplora- re Nono e la sua ricerca di un ascol- to diverso, esigenza quanto mai viva dopo la pandemia. Nono ci invita ad ascoltare l’inaudito che si annida tra le pieghe del presente, nel rumore della societàà contemporanea. I temi che ha sollevato sono ancora di estrema attua- litàà: primo, perchéé la musica non èè un fatto accessorio, ma sostanziale; e poi perchéé viviamo in un’epoca di conflflitti. Il suo invito ad aprire nuovi cammini, l’apertura verso la molteplicitàà, il porsi Ph ©Roberto Testi concerto fifinale, La Senna festeg- giante di Vivaldi diretta il 2 settem- bre da Alfredo Bernardini”. A scorrere il car- tellone, intitolato “From Silence”, si nota una forte vocazione con- temporanea. “Il titolo sotto- linea il percorso verso un nuovo modo di ascolta- sempre in maniera antagonista. Questo èè un messaggio ancora potentissimo”. Ha pensato alla guerra mentre pre- parava il cartellone? “No, la guerra non era ancora scoppia- ta. Ma evidentemente ascoltare Diario Polacco n. 2 ora assumeràà un connotato attualissimo. Sentiremo anche No hay caminos, hay que caminar..., Ricorda cosa ti hanno fatto ad Auschwitz, Guai ai gelidi mostri. Saràà un grande excur- sus sulla produzione noniana fifino alla fifine degli anni ‘80”. E poi c’èè l’opera. “Il ChigianaOperaLab èè il nostro labo- ratorio d’opera multidisciplinare pen- sato per il Corso di Direzione d’Or- chestra, con la presenza in residence dell’Orchestra Senzaspine. Il 29 e 30 luglio andràà in scena Il signor Bruschi- no, con la regia di Lorenzo Mariani. Ma questo èè solo uno dei tanti laboratori attivi. C’èè anche quello di Composi- zione con Salvatore Sciarrino e quello di Live electronics con Alvise Vidolin e Nicola Bernardini. Queste realtàà ci hanno permesso di formare formazio- ni tutte nostre. Abbiamo il Keyboards ensemble e il Percussion Ensemble, che generano nuove idee, nuove collabora- zioni e quindi nuovi concerti”. Anche in piazza del Campo. “Lìì ci saràà il Maggio Musicale Fioren- tino con Zubin Mehta, allievo amatis- simo della Chigiana in una classe stra- ordinaria, quella del 1956, da cui poi uscirono anche Barenboim, Abbado e Accardo. ÈÈ un fifilo rosso che non si spezza”. LUCA BACCOLINI “From Silence” Chigiana International Festival & Summer Academy Siena e luoghi vari, fifino al 2 settembre Ph ©Roberto Testi