spectator
Festival
CARTELLONE
Salerno: 5 apr.
www.
amicimusicapadova.
org
Orchestra
di Padova
e del Veneto
(Auditorium Pollini)
Purcell, Britten,
Rameau, Poulenc;
ten. Beekman, dir.
Goodwin: 11 apr.
Grieg, Rachmaninov;
Orchestra I
Pomeriggi Musicali
di Milano, pf
Cominati, dir.
Bellincampi: 19 apr.
Eybler, Wranitzky,
Beethoven; cl.
Lucchetta, dir.
Goebel: 3 mag.
.
it
Palermo
Teatro Massimo
Verdi, Aida; dir.
Ranzani, reg. Marini:
12, 13, 14, 16, 17, 18
apr.
Verdi, Rigoletto;
dir. Finzi, reg.
Brockhaus: 3, 4, 5, 7,
8, 9, mag.
Verdi; sopr. Pirozzi,
ten. Berrugi, bar.
Jenis, dir. Ranzani:
14 mag.
.
it
Orchestra
Sinfonica
Siciliana
(Politeama Garibaldi)
Verdi, Rigoletto (in
forma semiscenica);
dir. Cavallaro: 12, 14
apr.
Delibes, Coppelia;
dir. Di Mauro: 20,
21 apr.
Haydn, Schubert; dir.
Soudant: 27, 28 apr.
Respighi; dir.
Rustioni: 4, 5 mag.
Glinka, Britten,
Debussy; vl Blacher,
dir. Bignamini: 10,
11 mag.
sinfonicasiciliana.it
Parma
Nuove Atmosfere
– Filarmonica
Arturo Toscanini
(Auditorium
Paganini) Shchedrin,
Corigliano, Rodrigo,
Nielsen; ch. Isbin,
dir. Nesterowicz:
5 apr.
Zemlinsky, Strauss;
sopr. Uhl, bar. Yang,
dir. Brogli-Sacher:
13 apr.
Verdi; sopr. Lungu
e Stundyte, ten.
Filianoti, bar.
Piazzolla, dir. Ono:
19 apr.
Debussy, Ravel,
Poulenc; pf Pace, dir.
Abel: 2 mag.
Lutoslawski,
Beethoven, Brahms;
pf Perrotta, dir. Wit:
10 mag.
toscanini.it
Reggio Emilia
Teatro Valli
Britten, The Rape of
Lucretia; dir. Webb,
reg. D. Abbado: 5,
7 apr.
Beethoven,
Quartetto Hagen:
15 apr.
Beethoven, Mahler;
Orchestra del
Maggio Musicale
Fiorentino, dir.
Mehta: 16 apr.
RIBALTA
Bergamo-Brescia fa 50
Podio inaugurale a Umberto, nipote di Arturo, poi i pianisti Canino, Wang, Trifonov,
Bacchetti, Lonquich, Sokolov, l’outsider Battiato e la contemporanea di Penderecki
S
ono 50 le candeline che il Festival
Pianistico Internazionale di Brescia
spegnerà il 27 aprile a Bergamo con la
Nona di Beethoven diretta da Umber-
to Benedetti Michelangeli (replicata
la sera dopo a Brescia). La manifesta-
zione compie mezzo secolo e schiera
grandi nomi: da Yuja Wang (nella foto)
a DaniilTrifonov (con la Russian Natio-
nal Orchestra diretta da Mikhail Plet-
nev), Andrea Bacchetti e Alexander
Lonquich, da Pappano con la London
Symphony a Sokolov all’inaspettato
Franco Battiato (che nel 1978 vinse un
premio Stockhausen) ai “debuttanti“
Rafał Blechacz, Jan Lisiecki e Gloria
Campaner, a Uto Ughi che, oltre oc-
cuparsi per il terzo anno del pubblico
giovane (Uto Ughi Progetto Giovani), è
in locandina con Bruno Canino.
“Riassumere 50 anni storia sarebbe
impossibile”, racconta Pier Carlo Ori-
zio, direttore artistico della rassegna
che dirigerà anche alcuni concerti
(compreso il tradizionale Concerto in
memoria delle vittime di Piazza della
Loggia in quest’edizione organizza-
to in collaborazione con l’Associa-
zione Europea dei Festival).
Diciamo che ritornano alcune
tematiche recenti. Per esem-
pio l’omaggio ad Arvo Pärt che
è stato il primo compositore
contemporaneo a cui, nel 2007,
dedicammo il Festival insieme
a Beethoven. Sarà invece pre-
sente Krzysztof Penderecki
(nell’altra foto) che dirigerà le
sue musiche. Infine non man-
cherà l’omaggio a Stockhausen
che fu al Festival più volte ne-
gli anni Settanta. E comunque
la rassegna si caratterizza da
sempre per la presenza di gran-
di nomi del pianoforte a parti-
re da Sokolov che negli ultimi
dieci anni è stato protagonista
fondamentale”.
È in quest’ottica che ha
affidato l’inaugurazione a
Umberto Benedetti Miche-
langeli?
“Umberto Benedetti Michelan-
geli è un artista bresciano cui
sono particolarmente legato,
un direttore di prima classe. Nell’invi-
tarlo non c’è stata alcuna intenzione
rievocativa. La manifestazione avrà in
ogni caso una dedica al nostro grande
mentore Arturo Benedetti Michelan-
geli che 50 anni fa con mio padreAgo-
stino fondò il festival”.
Lei dirigerà, sul podio dell’Orche-
stra del Festival, il concerto con
Franco Battiato. L’artista siciliano
sarà presente solo come composi-
tore o anche come interprete?
“Sta immaginando qualcosa ad hoc
per il Festival: un programma che
recuperi il suo passato ‘classico’ che
non ha mai rinnegato. E lui si esibirà
come cantante e, forse, anche come
pianista”.
Come sarà il futuro del Festival?
“La formula è vincente da cin-
quant’anni ed è un unicum nel suo
genere perché si articola su 50 giorni
e, pur richiamando il pubblico inter-
nazionale, è pensato soprattutto per
gli spettatori locali di Brescia e di
Bergamo, due città che per altri versi
hanno sempre fatto fatica a parlarsi.
Poi, naturalmente, c’è la presenza di
grandi pianisti ‘storici’ ma anche la
ricerca di giovani virtuosi. Come Yuja
Wang che la prima volta che parteci-
pò aveva solo 17 anni e in Occidente
era praticamente sconosciuta. Que-
ste sono le cose che segnano il dna
del festival e vorremmo mantenerle
anche in futuro”.
D
aniela
Z
acconi
50° Festival Pianistico Interna-
zionale di Brescia e Bergamo
Brescia - Bergamo, dal 27 aprile al 13
giugno
ph Lionel Erpelding